Quali caratteristiche devo valutare su un diamante?
1)La prima caratteristica è la caratura che direttamente per il taglio brillante è anche la grandezza, anche se si riferisce al peso che è espresso in carati

2) La seconda è il colore, ogni diamante bianco ha una gradazione di colore che parte dalla D dovè ho un diamante totalmente incolore fino alla Z, dove appare con un colore piu giallo.
Più il diamante bianco più è incolore più è pregiato

3) La terza sono le inclusioni, cosa sono:
Le inclusioni sono minuscole caratteristiche naturali che si formano durante la crescita del diamante, nel cuore della Terra, sotto pressioni e temperature altissime.
Sono piccoli segni della sua origine, come impronte lasciate dal tempo e dalla natura.
Si presentano sotto forma di:
leggere “nuvole”,
minuscoli cristalli interni,
o piccolissimi segni che raccontano la storia millenaria della pietra.
Da IF e SI le inclusioni sono visibili solo ad una lente a 10X mentre per le inclusioni di tipo I sono gia visibili a occhio nudo, questo abbassa notevolmente il pregio del diamante.

Le inclusioni non tolgono valore a un diamante, anzi:
sono parte del suo fascino e della sua autenticità.
Proprio come ogni fiocco di neve è unico, anche ogni diamante lo è — e le sue inclusioni sono la firma della natura.
4) La Quarta riguarda il taglio:
Il taglio di un diamante è uno degli aspetti più importanti quando si parla della sua bellezza e brillantezza. In parole semplici, il taglio non riguarda la forma del diamante (come rotondo, cuore, o ovale), ma come è stato scolpito dalla sua forma grezza per massimizzare la sua luminosità.
Perché il taglio è così importante?
Un buon taglio permette al diamante di riflettere la luce in modo straordinario. Se il diamante è tagliato in modo preciso, la luce entra e rimbalza perfettamente all’interno della pietra, facendola brillare. Se il taglio è impreciso, la luce potrebbe disperdersi, riducendo la brillantezza del diamante.

Un buon taglio dipende da tre fattori principali:
Proporzioni: La simmetria delle facce del diamante e la loro inclinazione sono cruciali per determinare quanto bene il diamante riflette la luce.
Simmetria: Le facce devono essere allineate correttamente per garantire una riflessione ottimale della luce.
Polish (Lucidatura): La lucidatura delle superfici del diamante influisce sulla qualità finale della pietra, determinando quanto brillano.
Hai mai sentito parlare di fluorescenza?
E’ un altra caratteristica da considerare, ecco il motivo :
Diamanti con fluorescenza debole o moderata (Faint – Medium):
Effetto minimo: A occhio nudo, questi diamanti di solito appaiono come diamanti “normali”.
In alcune situazioni, come sotto la luce solare diretta o sotto luci fluorescenti, la fluorescenza può dare una leggera brillantezza extra, ma è raramente visibile ad occhio nudo.
Diamanti con fluorescenza intensa (Strong – Very Strong):
Qui le cose cambiano un po’. La fluorescenza intensa può cambiare l’aspetto del diamante, specialmente sotto la luce naturale o UV.
Effetto visibile: In alcuni casi, un diamante con fluorescenza intensa potrebbe apparire più torbido o latteo (piuttosto che limpido e brillante), in particolare se ha una colorazione più bassa (ad esempio G, H o inferiore). Questo accade perché la fluorescenza può mascherare il colore e ridurre l’intensità della brillantezza.
Attenzione alle tonalità secondarie.
Un diamante anche se classificato incolore nella scala colore D a Z può avere delle tonalità secondarie, come per esempio:
Un diamante con un retrotono di marrone o verde potrebbe essere considerato meno pregiato rispetto a uno che ha solo una tonalità gialla (classificata dalla scala GIA). In questi casi, il diamante potrebbe apparire meno brillante o avere un colore più “opaco”.
Questa caratteristica non viene espressa nella certificazione standard dell’isituto che certifica
